Migliori società di selezione: il buon partner per l’Head Hunting

    Come scegliere la migliore società di selezione per le proprie assunzioni?

    Ci sono vari motivi per cui un’azienda sceglie di affidarsi a un fornitore esterno per la ricerca e selezione del personale, tra cui: 

    • ottimizzazione del tempo del reparto HR;
    • ricerca di figure iper specializzate;
    • creazione di nuovi team o reparti;
    • ricerca di nuovi profili che l’azienda non avrebbe le competenze per valutare.

    Il rapporto tra le aziende e le società di head hunting è strategico e merita di essere gestito con cura.

    Si tratta infatti di una partnership che va oltre il rapporto cliente-fornitore: l’head hunter deve addentrarsi nelle motivazioni più profonde che muovono l’azienda e soprattutto nei valori che la caratterizzano, per essere in grado di trovare i candidati adeguati non solo per competenze tecniche ma anche per culture fit.

    Molte aziende pensano che uno dei requisiti fondamentali sia lavorare con un’agenzia che operi nel proprio territorio. Questo poteva essere vero nel passato e lo è ancora oggi per business molto legati al territorio, ma oggi, grazie alla rivoluzione digitale che ha cambiato il mercato del lavoro e quindi anche il modo di fare head hunting, per la stragrande maggioranza delle aziende ci sono altri punti che pesano decisamente di più

    Per aiutarti nella scelta della migliore società di selezione ti raccontiamo i punti di forza che a nostro parere non possono mancare in una società che si occupa di head hunting:

    1. Velocità di reazione e puntualità
    2. Accuratezza nella selezione dei candidati
    3. Attenzione alle esigenze del cliente anche quando cambiano nel corso del mandato
    4. Trasparenza e confronto costante
    5. Non limitarsi al “compitino”
    6. Capacità di validare le hard skill
    7. Digitalizzazione dei processi

    Ecco quali sono le risposte che qui in Reverse diamo alle aziende per rispondere in maniera eccellente ad ognuno dei 7 punti, con alcuni feedback tratti dall’ultima survey di gradimento a cui hanno gentilmente risposto i nostri clienti.

     

    1. Velocità di reazione e puntualità 

    Grazie all’utilizzo di strumenti digitali sviluppati internamente riusciamo ad essere veloci e puntuali nella ricerca dei candidati: la tecnologia ci aiuta a procedere rapidamente, senza perdere qualità ma rispettando le scadenze concordate con i clienti. Un esempio? Dopo i primi dieci giorni arriva sempre, come promesso, la Job Reputation Analysis e la presentazione della rosa di candidati.

    “La prima volta che vi ho contattati avevamo un’urgenza e siete venuti immediatamente, non me lo sarei aspettato!”

    (G. C.)

    La reattività è vitale in una società di selezione, non solo nel tradizionale processo di ricerca, quando tutto fila liscio, ma anche quando le esigenze cambiano o la ricerca non sta andando nella direzione sperata. È a questo punto che si resettano i parametri, si fa una nuova attività di profiling del candidato e si riparte con la ricerca.

    “Siete sul pezzo, siete veloci e rapidi nel cambiare direzione se la ricerca lo richiede.”

    (R. D.)

     

    2. Accuratezza nella selezione dei candidati

    I nostri software di ricerca ci permettono di trovare i candidati velocemente, ma è grazie alla relazione umana che riusciamo a trovare i candidati perfetti per ogni azienda.

    Il match vincente tra azienda e candidato si crea soprattutto quando c’è condivisione di valori

    I nostri heah hunter, nell'instaurare una buona relazione con ogni candidato, si occupano principalmente di questi aspetti: valori, motivazione, soft skill. Ascoltano le esigenze di ognuno e si impegnano a conoscerlo a fondo, in modo da trovare la persona per il “matrimonio” perfetto.

    “Avete trovato le persone giuste, anche dal punto di vista umano.”

    (R.D.)

    “Sceglierò di lavorare ancora con voi in caso di selezioni complesse riguardo a ruoli complessi.”

    (M.C.)

     


    3. Attenzione alle esigenze dell’azienda anche quando cambiano nel corso del mandato

    Sembra banale a dirsi: ascoltare le esigenze del cliente è di primaria importanza, in ogni business. Qui in Reverse proviamo ad andare oltre mettendo a disposizione la nostra esperienza per consigliare le aziende e guidarle verso la scelta della figura più corretta per loro.

    “A metà del processo di selezione ricordo una bella telefonata che mi ha portato a capire e a decidere di cambiare profilo di riferimento. Penso sia stata una dei momenti che ha determinato il risultato positivo della selezione.”

    (D.G.)

    Può capitare che le esigenze cambino nel giro di poche settimane, e in questo caso è ancora più importante potersi fidare della società di selezione, ed essere certi di trovare supporto per non aggiungere ulteriore complessità alla situazione.

     

    4. Trasparenza e confronto costante

    Il processo di ricerca e selezione è un viaggio. Un viaggio compiuto da diversi “eroi” che alla fine si incontrano per il lieto fine. Il nostro ruolo è quello di guidare entrambi i protagonisti, azienda e candidato, nel loro percorso, accompagnandoli fino alla fine e accertandoci anche che il viaggio sia gradevole, fuor di metafora curando la candidate experience.

    “La continua presenza del mio referente è fondamentale per clienti piuttosto impegnati come me e per una realtà che basa tutto sulla personalizzazione”

    (C.M.)

    Per rendere ancora più forte il legame tra le parti, abbiamo organizzato i sistemi come una cucina a vista: così come in alcuni ristoranti i clienti possono vedere cosa accade in cucina, così i nostri clienti possono seguire tutto il processo di ricerca e selezione tramite un’app.

    La nostra presenza è discreta ma costante: grazie alla tecnologia il cliente sa sempre cosa sta avvenendo, può visionare per esempio quanti possibili candidati abbiamo trovato, con quanti abbiamo fissato il colloquio, perchè alcuni hanno rifiutato l’offerta e molto altro.

    “La piattaforma con cui comunicate e gli analytics che generate sono un valore incredibile.”

    (C.G.)

     

    5. Non limitarsi al "compitino" 

    Il nostro purpose aziendale recita:

    We aim to bring value in People’s life: in every relationship we build, in every interaction we have.

    Non è solo una frase affissa in bacheca (anche perché siamo un’azienda paperless, niente stampanti e niente carta in tutti gli uffici), ma un valore che viviamo con piacere ogni giorno.

    Quindi più che chiudere un mandato ad ogni costo, il nostro obiettivo è migliorare la vita del nostro interlocutore.

    “Ho apprezzato la premura (misurata, discreta e costante) del consulente che ha seguito per tutto il periodo (pre, durante e post lock down) l'iter di selezione. Immagino la comprensibile preoccupazione per il il raggiungimento dei KPI ma non è mai arrivata prima dell'attenzione al servizio. Ecco perché parlo di professionalità.”

    (E.M.)

    “La partnership con il vostro head hunter è stata emblematica: dialogo e confronto per trovare INSIEME le soluzioni.”

    (F.M.)

    “In tempi di Covid, la consulente non ha mai mollato, proponendoci delle alternative valide.”

    (M.V.)

     

    6. Capacità di validare le hard skill (grazie a colloqui tecnici specializzati)

    Validare le hard skill è da sempre una delle questioni più ardue per tutte le migliori società di selezione.

    La nostra risposta è semplice: gli head hunter sono affiancati da uno Scout, un professionista esterno a Reverse che possiede le competenze necessarie per valutare tecnicamente i candidati.

    Grazie alla figura dello Scout, possiamo gestire qualsiasi mandato di ricerca, per qualsiasi ruolo e per qualsiasi business: con una rete di oltre 500 Scout, ogni figura sarà valutata in modo competente.

    “La selezione è condotta in un modo lineare e semplice. Non devo rincorrervi e il colloquio intermedio con lo scout è assolutamente un plus.”

    (S.A.)

     

    7. Digitalizzazione dei processi

    Nella dibattuta questione su quanto la digitalizzazione possa intervenire nei processi HR senza togliere spazio all’apporto umano, noi crediamo che le macchine servano per svolgere al meglio tutti i processi ripetitivi e meccanici in cui l’uomo non dà valore aggiunto, liberando così il tempo dell’head hunter, che può dedicarsi interamente a ciò che fa la differenza: la relazione umana.

     “Reverse incarna la vera selezione digitale.”

    (M.C.)

     “Reverse è tutto quello che non hai mai incontrato in una società di head hunting. Dimentica le e-mail con 10 CV alla volta, i rapporti iper-formali e l'assenza di flessibilità. Reverse rispetta il suo nome ed è il contrario di ciò che hai conosciuto fino ad ora!”

    (C.G.)

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    Reverse è una realtà in continua evoluzione: come un gruppo di scienziati e ricercatori che giorno dopo giorno creano qualcosa di nuovo per migliorare e semplificare il mondo dell’Head Hunting e l’attività di chi si occupa di HR.
    Alessandro Raguseo, CEO